martedì 23 aprile 2013

L'om salvei

Avrete sicuramente sentito parlare dello Yeti o uomo delle nevi....bene, nell'alto Piemonte in un piccolo paese arroccato sulle montagne,esiste una storia....una storia centenaria....una storia incredibile...

L'om salvei


.....E' una figura mitica che risale a precchie centinaia di anni fa.
Sopra San Giovanni d'Andorno, nella località di Bele cinquecento anni orsono viveva in una caverna un uomo selvaggio. Non si sapeva da dove fosse arrivato, aveva l'aspetto di un mostro (piccolo, magro ma alos tesso tempo robusto, con una grossa testa dall'aspetto di fauno coperta da una folta e ispida capigliatura) ma non era malvagio.
Non disdegnava il rapporto con gli umani e, diverse volte alla settimana, scendeva fino al piano di Bussetti presso Rosazza dove veniva accolto con gioia dalle donne della zona perché insegnava molte nozioni come fare il burro, i formaggini, le miasse. Trascorreva diverso tempo con le donne e riceveva in compenso agli insegnamenti una scodella di latte o una coppa di vino, un ougno di farina, un pezzo di lardo o di formaggio e qualche pezzo di pelle.

Un giorno l'om salvei si innamorò di una fanciulla e la rapì. In paese scatto l'allarme e un gruppo di giovani, tra cui il fidanzato, partirono per andare a cercarla. Nella notte, trovarono la grotta dove viveva l'uomo di Bele e riuscirono a portare in salvo la ragazzza, senza fare del male all'uomo poiché si credeva in una superstizione di sventura per chi lo avesse ucciso senza essere stato assalito.
L'om salvei si offese per il fatto che gli fosse stata sottratta la bella preda e giurò che non avrebbe mai più messo piede al Pian dei Bussetti.
Un altra versione della leggenda racconta che il selvaggio si innamorò di una sposa che aveva visto durante le sue rapide gite a Rosazza, attraverso i vetri della stalla a filare. In un crepuscolo d'autunno la rapì e la tenne con sé più di un anno. La donna nel frattempo ebbe un bambino. Un giorno la donna riuscì a fuggire ma non riuscì a portare con sé il bambino che dormiva tra le braccia del padre. Il selvaggio quando si accorse dell'inganno si vendicò sul bambino e con un colpo di fendente lo tagliò a metà, lanciando poi ognuna delle due parti del corpicino sulle opposte sponde del Cervo. Si narra che se un viandante solitario passa di notte presso quei paraggi, gli accade di udire un lamentevole vagito di bimbo che, sebbene sia fievole, la voce del Cervo, anche quando è gonfio d'acqua, non riesce a coprire.


Date le vostre opinioni, e' solo leggenda?

Draconian Devil



Fonte. Rosazza.net

giovedì 11 aprile 2013

Introductionem

« Fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza. »

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno XXVI, 119-120)


La conoscenza fa parte del bagaglio di un essere umano, e' quella forza invisibile che ci permette di avere quel brivido lungo la schiena quando ci si interroga su i piu' svariati temi. La mia intenzione non sara' quella di insegnare nulla a nessuno, ma rapportavi fatti, accadimenti...svariando fatti storici, leggende.... Entrate con passo sicuro e fiducioso, la conoscenza e' la via.


Draconian Devil